Quando un bambino si ammala di tumore, si ammala in realtà tutta la famiglia.
La routine familiare subisce un totale stravolgimento che coinvolge tutti: il paziente, il genitore che presta assistenza, l’altro genitore, i fratelli e tutta la famiglia allargata.
Inoltre, l’immunodepressione che consegue i trattamenti costringe la famiglia ad una condizione di isolamento e tra le tante rinunce sicuramente anche le vacanze insieme vengono subito rimandate o annullate.
Nasce così l’idea di regalare una vacanza per tutta la famiglia, al termine delle cure o in una fase di stabilità clinica, con l’obiettivo di regalare un momento in cui il nucleo familiare può ritrovarsi insieme, lontano dal contesto ospedaliero e senza dover pensare all’organizzazione e alle spese del viaggio.
Il mondo dei giovani pazienti, nel periodo di malattia, è spesso ristretto tra le mura ospedaliere e quelle domestiche; i bambini e i ragazzi raccontano delle vacanze che avevano in programma o dei viaggi che vorrebbero fare al termine dei trattamenti: un biglietto e una valigia pronta per la partenza diventano così la realizzazione di un sogno!
L’equipe ospedaliera diretta dalla Dottoressa Coccia si occuperà di selezionare di volta in volta i giovani pazienti che potranno usufruire del progetto, in base alle condizioni cliniche, alla storia di malattia e ai parametri psicosociali; successivamente Progetto Gaia, dopo contatto iniziale con la famiglia, organizzerà tramite agenzia di viaggi l’intero soggiorno.
Tutte le spese dell’agenzia verranno fatturate a Progetto Gaia, che provvederà ad inoltrarle alla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi per la rendicontazione.
Il Presidente
Filippo Marilungo
